
Un racconto al mese
Il curatore della rubrica
Ettore Bellavia è un editor freelance, scrive a tempo indeterminato e soprattutto non parla mai di sé in terza persona. Ha iniziato leggendo le etichette dei bagnoschiuma a Palermo e si è ritrovato a studiare Comunicazione a Bologna.
Alla fine ha preferito vedersela coi libri e si è specializzato in Editoria e scrittura a Roma per dedicarsi a quelli ancora da scoprire.
Attualmente collabora con le agenzie letterarie Grafèin, BieMme Servizi Letterari e Bottega Editoriale.
Anita era bella e non lo sapeva
Sofia Dora Chilleri
Adesso Anita lo sa sembrerebbe la naturale conclusione da apporre in calce a questo breve, brevissimo racconto di Sofia Chilleri.
“Eppure” l’autrice esita. E con lei il lettore, chiamato a indugiare sulla filigrana di questa istantanea “al profumo di mandorla”, a inseguire un io ondivago, che ribalta, in un gioco di specchi, la prospettiva del voyeur e quella di due amanti incrociatisi, forse per caso, sull’uscio di un caffè.
Ettore Bellavia
Le fantasie segrete di un turista previdente
Rita Lomangino
Sfiancato dal “caldo uterino” e appiccicoso di un treno che si trascina nella canicola estiva, un marito rassegnato osserva come un’apparizione la meravigliosa fissità di una giovane passeggera intenta a leggere. Il racconto di Rita Lomangino, secondo classificato al concorso letterario “Istanti: racconti dietro l’obiettivo”, cattura l’essenza di una quotidiana asfissia e vi oppone la strenua resistenza di un “pensiero come forma sublime di disperazione”.
Ettore Bellavia
Dissolvenze
Claudia Acquistucci
La nebbia che incombe sul borgo vicentino in cui vivono Tullio e Rosina è una condizione esistenziale più che un evento meteorologico. Lui vi scorge la giustificazione della propria apatia, lei la minaccia dell'imprevisto: due solitudini inconciliabili, accomunate soltanto da una "piega" sul volto impossibile da nascondere. Poi, mentre la nebbia lentamente si dissolve, i destini dei due si intrecciano nel modo indeciso tra casualità e presagio che è proprio della vita reale.
Il racconto Dissolvenze di Claudia Acquistucci è arrivato terzo al concorso letterario "Istanti: racconti dietro l'obiettivo".
Ettore Bellavia
Anfibi sbucciati in punta
Sara Galeotti
Non avevo mai pensato al Carnevale con malinconia prima di leggere "Anfibi sbucciati in punta", né avrei mai immaginato che un'altra variazione sul genere "ritorni-romantici-dalla-morte" potesse ancora sorprendermi. Ma il racconto di Sara Galeotti mi ha spiazzato: sembra di vederlo il povero Alessandro Morelli, in licenza tra i vivi per spezzare una maledizione lunga vent'anni, che ciondola tra le gazze del Verano o mentre baratta una Camel con una maschera di carnevale in piazza San Marco. E questo perché il tema metafisico fa soltanto da sfondo, mentre a risaltare è una capacità figurativa tenera e semplice, che pone questo racconto tra le istantanee più perfette scattate per il concorso "Istanti Racconti dietro l'obiettivo".
Ettore Bellavia
Il molo di sassi
Marita Cavallari
Il racconto di Marita Cavallari, "Il molo di sassi", è teatro dell'incontro tra un disegnatore di soggetti fantasy, devastato dagli esiti di una relazione tossica, e quello che sulle prime gli sembra uno "psicolabile della domenica". In un'atmosfera che sa di realismo magico, inizia così una conversazione surreale, durante la quale il protagonista ottiene risposte che forse conosceva già, ma che soltanto attraverso l'allucinazione comprende davvero.
Ettore Bellavia
Lungo la strada
Giuseppe Puonzo
Acqua che è vita, ma anche acqua che manca, che affoga, che divide. Il giovane migrante e la bambina in fasce, protagonisti del racconto di Giuseppe Puonzo "Lungo la strada" non hanno nulla in comune fuorché l'esperienza profonda di questo elemento e della sua capacità di distruggere e di generare. Abbastanza perché due anime possano suonare all'unisono.
Ettore Bellavia
Liberi di cadere
Christian Marino
Al centro del racconto di Christian Marino Liberi di cadere c’è uno di quegli impercettibili clic mentali che permettono a un’intera di vita di riconfigurarsi e illuminarsi di senso.
A costo di sforzi sovrumani e della propria insoddisfazione, Anna si barcamena per tenere in piedi una vita che altrimenti collasserebbe su sé stessa. Questa eventualità la terrorizza, al punto che non è più capace di pensare a una svolta. Finché non s’imbatte nella strana arte di Joseph, che impila gli oggetti più disparati alla ricerca di un equilibrio fuggevole, guardando alla caduta come a un’opportunità per ricominciare.
Ettore Bellavia
Una storia che mi è stata raccontata
Alfredo Bruni
Una storia che mi è stata raccontata di Alfredo Bruni ha il passo e le atmosfere delle leggende urbane tramandate a mezza bocca. Protagonista delle vicende narrate è un uomo come tanti, solo, separato e con un figlio che non viene mai a fargli visita. Ogni giorno, durante il tragitto verso l’ufficio, Enzo si ferma davanti alla vetrina di un negozio e osserva la stessa enigmatica fotografia esposta lì da parecchi anni. Nel tempo libero, per sentirsi un po’ meglio con sé stesso o forse soltanto per il piacere di fare un po’ di bene, si prodiga per aiutare un’anziana vicina e tenta di salvare una ragazza madre molto malata dal suo magnaccia. Ma i suoi tentativi sono destinati a scontrarsi con un disegno ingiusto e oscuro.
Ettore Bellavia
Oltre l'arcobaleno
Liliana Zangaro
Domenico ama pedalare in sella alla sua bicicletta e rincorrere le nuvole sulla spiaggia.
Un giorno scopre una barchetta abbandonata sulla battigia e vi sale su. Trasportato al largo dalla corrente, conoscerà un nuovo amico e la sua storia, così diversa dalla propria.
“Oltre l’arcobaleno” di Liliana Zangaro è un racconto immerso in un’atmosfera sognante e fanciullesca, in cui le fantasie di un bambino diventano materia tangibile, da custodire in un pugno di carta.
Ettore Bellavia
Di bianco
Cristina Gatti
Imprigionata in una bolla di un bianco assordante, una donna scorge l’istantanea di un passato felice. Il suo abito migliore, i paesi che ha visitato, l’amore di una vita: frammenti di un’esistenza da cui è dura prendere congedo.
Nel suo racconto “Di bianco”, Cristina Gatti indaga il limbo tra la vita e la morte, immaginando l’angoscia di chi è costretto a partire e il colore ineffabile cui si è destinati.
Ettore Bellavia